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In occasione delle celebrazioni del V anniversario della nascita dell'Istituto Confucio dell'Università di Firenze, il maestro calligrafo Nicola Piccioli ha creato cinque calligrafie con il nome della città di Firenze 翡冷翠 per Cristina Giachi, Vicesindaca del Comune di Firenze, Giorgia Giovannetti, Prorettore dell’Università di Firenze, Wang Wengang, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Yu Xingguo, Consigliere dell’Ambasciata cinese in Italia, Lei Xinghui, Vicepresidente dell’Università Tongji di Shanghai e Presidente dell’Istituto Confucio.
Intervista: Nicola Piccioli
Workshop di calligrafia in occasione del Capodanno cinese:
Istituto tecnico e liceo linguistico Marco Polo di Firenze
Liceo Scientifico Internazionale del Convitto Cicognini di Prato
Liceo Statale Nicolò Machiavelli di Firenze
In biblioteca, un pomeriggio di confronto tra la città di Sesto Fiorentino e la cultura cinese con dimostrazione dell’arte della calligrafia e prova con il maestro Nicola Piccioli, e tante altre attività, laboratori ed esibizioni.
Laboratorio organizzato da FeiMoSchool in collaborazione con CSAEO Bologna
L'Istituto Confucio di Pisa in occasione del Capodanno Cinese
Approximately 200 experts, scholars and calligraphy artists from 16 countries and regions including China, Russia, USA, France, Italy and Japan participated in the event
Evento nell’ambito del festival
L’Eredità delle Donne OFF
Villa Romana, Firenze
Un’esperienza artistico-espressiva di elevata qualità estetica per piccoli e giovani artisti.
Il laboratorio tenuto dalla designer e maestra di calligrafia cinese Paola Billi è rivolto a bambini dai 7 ai 14 anni.
Tra i flussi migratori di soggetti iconografici di rilevanza storica e artistica che hanno attraversato le grandi civiltà, quello che abbiamo ipotizzato a proposito dell’immagine del Taotie 饕餮, nato nella Cina arcaica, per ampiezza della diffusione geografica e durata temporale ci è sembrato uno dei più rilevanti. Di conseguenza ne abbiamo fatto il fulcro di una ricerca sulla propagazione della rappresentazione di animali sdoppiati specularmente originaria dell’Asia orientale, dei quali è un soggetto privilegiato, verso Occidente.
Accanto agli stili ufficiali si svilupparono così stili che sovvertivano i canoni estetici prestabiliti, prestandosi a essere impiegati anche come simbolo di sovversione delle convenzionali regole etiche sociali.
Riguardo alla figura dei wu 巫, una presenza di particolare suggestione e importanza del mondo religioso nell’antica Cina, non sappiamo bene come collocarla nonostante che su di essa siamo in possesso di una notevole quantità di dati, che coprono oltre millecinquecento anni di storia.
Il riconoscimento avvenuto alla fine del XIX secolo delle iscrizioni incise su piastroni ventrali si tartarughe e sulle ossa di ruminanti usate a scopo divinatorio dai regnanti della dinastia Shang (XVI-XI sec. a.C. ), ha costituito una svolta epocale per la conoscenza della cultura Han.
Il particolare stato di cose presente in Cina nel mondo artistico ha dato vita alle Arti dei Letterati, che sono le tre arti visive ritenute maggiori dalla cultura Han, la calligrafia (書法shufa), la pittura (畫hua) e l’arte dei letterati di incidere sigilli (篆刻zhuanke, lett. scrivere e incidere), alle quali si affianca la poesia. Queste quattro arti sono definite insieme le “Quattro incomparabili” (四絶Sijue).
Il Dao del quale trattano Confucio e Laozi in Occidente è sempre reso con Via, senza dar conto dell’abisso che separa i due autori che in questa parola esemplificano le loro visioni del mondo, dando origine a due correnti di pensiero antitetiche, e che di conseguenza viene a indicare due “principi” molto diversi tra loro, anche se non inconciliabili.
Ancora oggi come nel passato, calligrafi, zhuankisti e pittori sul loro tavolo da lavoro accanto ai quattro tesori dello studio, pennello, barretta d’inchiostro, pietra per sciogliere l’inchiostro e carta, dispongono di una quantità di accessori che li accompagnano nelle loro attività artistiche.
Mentre l’apprezzamento estetico dei sigilli è nato tra i letterati durante i Tang, lo zhuanke (篆刻let. scrivere e incidere), o “arte dei letterati di incidere sigilli”, ha fatto la sua comparsa nel XVI secolo affiancandosi con pari dignità alla calligrafia e alla pittura.
Libreria editrice: Cafoscarina Venezia
Autori: Ouyang Zhongshi, Ye Peigui
acquistabili su
Intervista a Nicola Piccioli e Paola Billi
Video by Andrea Lattanzi
Nov 2017